… e altro

Mentre lavoro al tornio penso, molto. Ricordo i viaggi, le cose viste, i cibi mangiati, i sapori. Li immagino nelle ciotole che preparo, chicchi di pepe che si essiccano al sole, in un villaggio di palafitte. 

Viaggi ricordati nelle fotografie, dettagli, parole scritte. Autoscatti ridicoli. Viaggio con te e con me, viaggio con noi.


A volte, mentre viaggio, i pensieri e le riflessioni riempiono la testa, e girano su se stessi, riflessioni sulla professione, sul ruolo dell’architetto, su ciò che l’Architettura è per me e allora scrivo e solo quando mi ritrovo in quel che ho impresso sul foglio prendo il coraggio e lo faccio leggere a chi vuole.

Condividere un pensiero è un po’ come farsi scoprire e un architetto per esser scelto deve farsi leggere, poiché sarà colui che progetterà la tua casa, entrerà negli spazi di ognuno, nei luoghi dell’abitare più personali e privati.