2021
Situato nel centro città in un palazzo a ballatoio dei primi anni del ‘900 l’appartamento di circa 70mq gode di doppio affaccio garantendo un’esposizione ottimale e animandosi in maniera diversa a seconda della posizione del sole e dell’orario.
La ristrutturazione si è concentrata sul ridefinire gli spazi interni secondo le esigenze di una committenza giovane e appassionata che usa a pieno lo spazio per vivere e talvolta lavorare.
Il concept si fonda su due semplici punti fermi: il primo quello di creare ambienti che seppur nella loro dimensione ridotta garantissero il massimo confort, il secondo è il contenimento del budget senza dover rinunciare però all’originalità degli arredi e degli ambienti. Tutto quindi è disegnato e su misura per il committente, tutto è pensato per lui e adeguato alle sue necessità.
Il progetto interno mantiene intatti i muri portanti e i tramezzi, riducendo al minimo le demolizioni ma aprendo gli spazi in maniera consequenziale tra loro, generando varchi a tutta altezza in un susseguirsi di ambienti e angoli da sfruttare, ricreando una suddivisione precisa tra gli spazi senza alcuna perdita di luminosità e eliminando quanto più possibile le porte.

Gli arredi sono progettati utilizzando materiali semplici e dai costi contenuti senza mai sacrificare la cura di ogni minimo dettaglio. I materiali e i colori scelti sono essenzialmente due, il chiaro del multistrato di betulla e il nero del bilaminato, che si alternano in un gioco di tonalità che si ritrova poi nello scuro del parquet di rovere e nel chiaro dei rivestimenti ceramici del bagno.

Il bagno padronale, ricavato nell’ambiente della cucina, ricerca una dimensione dove il comfort è al primo posto, senza timore di prendere lo spazio che gli spetta.


Il pavimento di questo ambiente è un teck robusto e resistente all’acqua, che ci accompagna fino alla doccia, questa è quasi una stanza a sé, definita dalla geometria della piastrella bianca colorata in pasta e dalla fuga azzurra scelta per nobilitarsi nel dettaglio.

La dimensione quasi sproporzionata della camera da letto rispetto al resto della casa lascia spazio ad un’ampia cabina armadio ricavata alla testa del letto, dove la betulla diventa parete, contenitore e testata, scaldando l’ambiente con il suo caldo colore chiaro.



La cucina e il tavolo da pranzo vengono fusi insieme in un unico blocco attrezzato dove forme rigide e morbide si incontrano diventando banco di lavoro, tavolo da pranzo e scrivania.



Alle sue spalle una parete filtro, contenitore per la cucina e il frigorifero verso la casa e guardaroba verso l’ingresso allontana visivamente e fisicamente l’ambiente casa dall’ingresso su ballatoio, garantendo però una buona luminosità allineandosi con la porta, lasciando quindi filtrare la luce dal sopra-porta vetrato.

Ci deliziamo nella bellezza della farfalla, ma raramente ammettiamo i cambiamenti a cui ha dovuto sottostare per raggiungere quella bellezza. – Maya Angelou



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