un progetto sviluppato in collaborazione con lo studio EdoardoMilesi&archos.
progetto preliminare|definitivo|esecutivo
DL architettonica |realizzazione
2013
Il progetto per una scuola tecnica edile ad Haiti nasce dalla collaborazione con i padri Monfortani e grazie alla partecipazione di un gruppo di volontari umanitari italiani.

I metodi costruttivi applicati nella stragrande maggioranza delle costruzioni post-terremoto ad Haiti sono, oltre che obsoleti, privi di preparazione e di consapevolezza nonché totalmente inopportuni per il luogo. Si è dimostrato pertanto imprescindibile lavorare sul problema sociale in concomitanza con quello architettonico. Idea cardine quella di innescare un processo in grado di ricostruire quell’identità locale smarrita con l’urgenza dell’emergenza.
L’esperienza progettuale si inserisce quindi nell’ambito di un progetto più ampio che mira a creare le condizioni affinché la popolazione locale acquisisca le competenze e le conoscenze per progettare e realizzare in autonomia attraverso la tecnologia a secco in legno che, oltre a dare una risposta tecnologicamente appropriata al rischio sismico, prevede una costruzione per fasi facilmente apprendibile.

La tecnica di costruzione a secco implica un modo di costruire trasparente, evidente, dove la tecnologia non è affidata a rapporti chimici e dove la resistenza al vento, alla pioggia, le schermature al sole e la manutenzione passano attraverso considerazioni visibili ed esplicite. Autocostruzione in ambienti come quello di Haiti vuol dire pensare a un tipo di cultura che si poggia sulla definizione delle esigenze primarie, sull’appropriazione o riappropriazione del proprio intorno, anche nelle parti più materiali e spaziali.


