il barber

Il sogno quello di riportare lo storico negozio del papà barbiere alla vita. Un piccolo edificio indipendente, libero su quattro lati, nel centro storico del paese, a pochi chilometri da Bergamo.

sketch – concept

Un fabbricato a pianta rettangolare, 6.50 mt x 5.50 mt, con un’unica falda inclinata. Una scatola ben esposta e posizionata lungo l’asse stradale che dal paese porta alle scuole. La bussola d’ingresso, funzionale all’accessibilità al locale, permette anche di distanziare l’entrata dalla carreggiata, generando un varco protetto, usato perfino dagli avventori per lasciare messaggi alla proprietaria scritti con il gesso sulla lamiera nera.

pianta di progetto

Conservati i muri perimetrali, l’interno viene svuotato completamente, il solaio in latero-cemento del sottotetto viene demolito regalando al piccolo spazio uno sfogo in doppia altezza di oltre 5 metri nel punto più alto. Queste nuove proporzioni permettono la disposizione di un soppalco in legno, adibito a magazzino, raggiungibile con una scala a pioli disegnata per essere facilmente posizionata e rimossa; sottostante i servizi igienici per clienti e i locali a servizio dello staff.

Nonostante le dimensioni assai ridotte (nelle misure e nel budget) il progetto ha voluto garantire tutti i servizi necessari, non solo per il take away, ma anche all’accoglienza del cliente. La piccola sala di 11 mq permette 10 comodi posti a sedere su affusolati tavoli e sgabelli minimi ma permettendo sempre la consumazione al banco.

Lo sfogo esterno, arredato dalla proprietaria con bancali di recupero trasformati in supporti per piante officinali e comode panche, concede un intimo cicaleccio per aperitivi e riservate colazioni nelle giornate di sole.

Gli spazi e il budget ridotti sono stati una sfida determinante per il risultato ottenuto con il BarBer. Il segreto di un progetto riuscito è il controllo totale di tutte le sue parti, anche di quelle impreviste, dal concept iniziale alla maniglia della porta d’ingresso.