2021
Il progetto PM2 è localizzato all’interno di un complesso plurifaliare di recente realizzazione non molto distante dal centro città. L’appartamento gode di doppia esposizione affacciandosi con il balcone su un parco pubblico tranquillo e ben curato permettendo alla casa di avere la vista sul verde.
L’appartamento, costruito negli anni ‘90, seppur ben tenuto, era privo di peculiarità e comfort.
80mq, due stanze, una cucina separata, un bagno padronale e un soggiorno luminoso ma impersonale. La richiesta era quella di migliorare la qualità spaziale dell’intero appartamento ottimizzando al massimo l’intervento nell’ottica di un contenimento dei costi senza sacrificare la qualità e l’originalità.
La scelta è quella di ridurre al minimo le demolizioni e le trasformazioni impiantistiche, l’iter progettuale quindi parte dall’osservazione delle caratteristiche spaziali dell’alloggio andando a mantenere gli ambienti nella loro naturale posizione ma rinnovandone il carattere e marcando la separazione netta tra zona giorno e zona notte.

Un unico grande mobile si snoda su una lunghezza di 11 mt diventando parete che contiene e cela, elemento filtro tra i vari ambienti della casa. Lo sviluppo si articola partendo da mobile tv, a contenitore per il soggiorno, a porta di passaggio per le camere e i bagni, a libreria, poi dispensa e infine accesso alla cucina.

I materiali scelti sono semplici e a costo contenuto e alternano toni chiari e scuri per poi giocare con i colori degli oggetti che con cura e ordine ne riempiranno gli spazi, talvolta a vista talvolta chiusi.



I rivestimenti presenti vengono tutti mantenuti, ad eccezione del pavimento ceramico che viene coperto da un parquet prefinito di rovere al naturale, e valorizzati da arredi semplici bianchi ma tutti disegnati, sia per il bagno padronale che per la lavanderia.


Lo spessore aggiunto dall’incollaggio del nuovo pavimento permette di posizionare uno zerbino integrato nel pavimento all’ingresso dove le scarpe, sapientemente tolte, trovano spazio, insieme ai cappotti, nella maglia di ferro disegnata e realizzata ad hoc.


Il soggiorno infatti, affacciando direttamente sul portone d’ingresso, cede un angolo di pochi metri quadri ad uno scheletro di ferro realizzato in tubolare 10×10 che diventa filtro d’ingresso; questo poi è arricchito da scatole e piani, in legno o in lamiera, che generano contenitori per le giacche, per le scarpe e fungendo da svuota-tasche.



La cucina infine è attrezzata per un’amante del cucinare, una macchina di lavoro ordinata e minimale. Acciaio lasciato al naturale per il piano di lavoro, tubolare 20×20 sempre in acciaio per la struttura e tamponamenti con laminato bianco laddove necessario.
A nobilitare e scaldare l’ambiente il piano snack con sgabelli, tutto su disegno, nodo tra cucina e sala da pranzo realizzato con un’unica tavola di cedro del libano profumata e lasciata al naturale, piano di lavoro per impastare o tavolo per la colazione infrasettimanale. Lo spigolo a sbalzo, mostra la tavola in tutto il suo spessore.

